Guida al credito d'imposta per la Quotazione delle PMI
Domande fino al 31 marzo 2025.
Il Bonus consulenza quotazione PMI è un credito d'imposta pari al 50% delle spese di consulenza, fino a un massimo di 500mila euro, sostenute da quelle piccole e medie imprese che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.
Con il decreto legge del 30 dicembre 2023, n. 215, convertito in legge il 23 febbraio 2024, la misura è stata prorogata anche per l'anno in corso. Per le quotazioni avvenute nell'anno 2024 sarà infatti possibile presentare domanda fino al 31 marzo 2025.
In questo approfondimento spiegheremo le modalità di invio delle istanze, i requisiti e la modulistica necessaria per l'invio delle istanze.
Chi può accedere al Bonus Consulenza per la Quotazione in Borsa?
L'agevolazione è destinata alle piccole e medie imprese (comprese le PMI innovative) quotate in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione (Multilateral Trading Facility - MTF) in uno Stato membro dell'Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo, che hanno sostenuto costi di consulenza per questo scopo.
La misura non va confusa con il credito d'imposta formazione 4.0, messa in campo dal governo per aiutare le PMI a sostenere i costi della formazione del personale per creare o consolidare le competenze nel processo di trasformazione tecnologica e digitale. Per altre agevolazioni dedicate alle PMI rimandiamo ai due approfondimenti dedicati agli incentivi alle imprese e ai bonus statali.
Quali sono i requisiti per ottenere il Bonus per le PMI?
Per ottenere il credito d'imposta per la quotazione delle PMI, le imprese devono soddisfare alcuni requisiti base. Ecco quali sono i principali:
essere una PMI: l'impresa deve rientrare nella definizione di micro, piccola o media impresa;
non versare in stato di difficoltà;
intenzione di quotarsi in un mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione e successiva ammissione.
Come fare domanda per il credito d'imposta
Come abbiamo detto la misura è stata prorogata anche per l'anno in corso. Per le quotazioni avvenute nell'anno 2024 (con riferimento ai costi di consulenza sostenuti sino al 31 dicembre 2024) le domande potranno essere presentate dal 1° ottobre 2024 fino al 31 marzo 2025.
La domanda andrà inviata tramite PEC al seguente indirizzo dgind.div05@pec.mimit.gov.it e al suo interno dovrà contenere:
il modulo di domanda nei seguenti formati:
PDF firmato digitalmente;
WORD editabile;
gli elementi identificativi della qualità di PMI, tra cui:
dati identificativi dell’impresa;
tipo di impresa ("autonoma", "associata" o "collegata");
parametri per il calcolo (numero occupati ULA, fatturato attivo, bilancio);
categoria di riferimento (micro, piccola, media impresa);
l’attestazione dei costi ammissibili, rilasciata dal presidente del collegio sindacale o da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali oppure da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Per la diretta riferibilità dei costi alle categorie delle spese ammissibili bisognerà includere:
la data di emissione della fattura;
l’emittente;
l’importo;
la descrizione della prestazione professionale oggetto della fattura (se c’è un rinvio ad un contratto quadro o di mandato occorre allegarlo e/o specificare a quale delle attività descritte nel contratto si riferisce la fattura di riferimento);
la categoria di spesa ammissibile di riferimento;
il documento di delibera di avvenuta ammissione alla quotazione emesso dal soggetto gestore del mercato regolamentato oppure l’avviso di avvenuta quotazione;
la dichiarazione antimafia.
Di seguito i documenti e la modulistica necessaria fornita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy:
Sono coperte dal credito d’imposta i costi delle seguenti attività di consulenza:
attività sostenute per preparare l’impresa alla quotazione, come l’adeguamento del sistema di controllo di gestione, la redazione del piano industriale e il supporto in tutte le fasi del processo di quotazione;
attività fornite durante la fase di ammissione per attestare l’idoneità della società alla quotazione e alla sua permanenza sul mercato;
attività necessarie per collocare le azioni presso gli investitori;
supporto alla società nella revisione delle informazioni finanziarie, storiche o previsionali, e nella preparazione di report, inclusa la due diligence finanziaria;
assistenza nella redazione del documento di ammissione, del prospetto o di altri documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati o per produrre ricerche, come previsto dal regolamento UE n. 596/2014;
attività legali, fiscali e contrattuali legate alla procedura di quotazione, come la definizione dell’offerta, la revisione del prospetto o dei documenti per il collocamento, e la due diligence legale o fiscale;
attività di comunicazione per dare visibilità alla società e promuovere l’investment case, attraverso interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria.
Di seguito i decreti e le norme, in formato PDF, che disciplinano il Bonus consulenza quotazione per le micro, piccole e medie imprese:
Decreto 23 aprile 2018 che definisce le modalità e i criteri di concessione della misura (Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze) e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 18 giugno 2018.
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