Inquadramento fiscale e contributivo

Chi è tenuto all’iscrizione all’INAIL e al pagamento dei relativi premi?

Inviato da caterina.pampa… il Mar, 04/01/2025 - 14:30

L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) è un ente pubblico che assicura i lavoratori contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Vi devono essere iscritti (a cura del datore di lavoro/titolare, entro 30 giorni dall’inizio attività) non solo i lavoratori dipendenti pubblici e privati e i c.d.

I commercianti e gli artigiani titolari di ditte individuali sono tenuti a versare contributi per sé stessi oltre che per i propri dipendenti?

Inviato da saverio.primav… il Mar, 04/01/2025 - 14:26

Sì, i titolari di imprese commerciali, artigianali e di servizi sono tenuti a versare i propri contributi previdenziali previa iscrizione, tramite Comunicazione Unica, all’INPS. 

E’ possibile sapere ancor prima di avviare un’attività quante tasse un imprenditore individuale dovrà pagare?

Inviato da saverio.primav… il Mar, 04/01/2025 - 11:56

Nel linguaggio comune il termine “tasse” comprende quelle che sono in realtà due distinte forme di imposizione tributaria. Mentre le tasse in senso proprio sono un corrispettivo per un servizio di interesse generale prestato da un ente pubblico (il caso tipico è quello del servizio comunale di raccolta e smaltimento rifiuti per il quale si versa la TARI) che paga solo chi benefici del servizio, le imposte come l’IRPEF sono un prelievo sul reddito: nel caso di un’azienda, sull’utile realizzato.

Il regime fiscale forfettario è davvero sempre il più conveniente per una ditta individuale?

Inviato da saverio.primav… il Lun, 03/24/2025 - 10:57

Lo è di solito, in quanto l’applicazione di un’aliquota IRPEF piuttosto bassa (il 15% contro il 23% del primo scaglione di reddito degli altri regimi fiscali) determina una riduzione dell’ammontare delle imposte da pagare. Riduzione ancor più significativa nei primi cinque anni di vita della nuova attività, quando l’aliquota è addirittura del solo 5%.

Il commercialista mi parla di deduzioni e di detrazioni ai fini IRPEF. Sono la stessa cosa?

Inviato da raso@bg.camcom.it il Gio, 03/20/2025 - 11:04

No, le detrazioni abbattono direttamente l'imposta mentre le deduzioni abbassano il reddito, che sarà poi tassato IRPEF.

Tra le detrazioni più comuni troviamo spese mediche, istruzione, mutui, ristrutturazioni edilizie, mentre le deduzioni più comuni riguardano versamenti effettuati per contributi previdenziali e assistenziali obbligatori.

 

A cura di Francesca Raso, PNI - Camera di commercio di Bergamo - Bergamo Sviluppo

Come funziona la tassazione IRPEF e chi deve versarla?

Inviato da raso@bg.camcom.it il Gio, 03/20/2025 - 11:02

L’IRPEF è dovuta da tutti i soggetti fisici che percepiscono redditi da lavoro dipendente, autonomo, impresa, pensione e altri redditi. È un'imposta diretta in quanto colpisce direttamente il reddito prodotto ed è strutturata a scaglioni con aliquote progressive:

  • 23% per redditi fino a 28.000€;
  • 35% per la parte eccedente 28.000€ e fino a 50.000€;
  • 43% per la parte eccedente 50.000€.

 

È vero che se adotto il regime forfettario non devo pagare l'IVA allo Stato sulle vendite?

Inviato da raso@bg.camcom.it il Gio, 03/20/2025 - 11:01

I soggetti in regime forfettario sono esenti dal versamento dell’IVA, ma di conseguenza non possono detrarre l’IVA sugli acquisti. Questo rende la vendita del prodotto/servizio potenzialmente più appetibile nei confronti di clienti privati che non hanno la possibilità di detrarre l'IVA.

 

A cura di Francesca Raso, PNI - Camera di commercio di Bergamo - Bergamo Sviluppo

Come si calcola l’imposta nel regime forfettario?

Inviato da raso@bg.camcom.it il Gio, 03/20/2025 - 11:00

L’imposta si calcola applicando al reddito forfettario, la tassazione del 5% (per i primi 5 anni di attività) o del 15%.

Il reddito forfettario si calcola applicando agli incassi annui, una percentuale denominata “coefficiente di redditività”. Questa dipende dal codice ATECO di appartenenza (è possibile consultare i codici su "www.codiceateco.it").

 

Tutti mi dicono che il regime forfettario è conveniente, è sempre così?

Inviato da raso@bg.camcom.it il Gio, 03/20/2025 - 10:56

Dipende dalla situazione specifica. È vantaggioso per chi ha bassi costi deducibili e redditi contenuti, ma potrebbe risultare meno conveniente rispetto al regime ordinario per chi ha molte spese deducibili. Per fare un esempio: il regime forfettario può risultare ottimo per un consulente che lavora in autonomia con il proprio portatile, magari da casa, mentre non risulta essere la soluzione più indicata per un bar, che necessita di “scaricare” un'alta quantità di costi quali per esempio: affitto, materia prima, arredi, ecc.