Nuove imprese - Caratteristiche e fabbisogni professionali delle nuove imprese, Indagine 2022
Il quadro generale del 2022 segnala un assestamento, rispetto al piccolo rimbalzo tecnico del 2021: si è passati dalle 143.880 nuove imprese del 2019 alle 129.300 del 2020 per poi risalire alle 151.890 del 2021 e assestarsi nel 2022 a 144.550 (-7.340, -4,83% sul 2021; +670, +0,44% sul 2019).
Di queste circa due terzi fanno parte dei servizi, confermando che i tassi di natalità delle imprese sono più elevati laddove primeggiano le attività terziarie; rispetto a quelle industriali risultano meno capital intensive e con minori barriere all’ingresso.
La crescita di nuove imprese si concentra soprattutto nel settore “costruzioni ed attività immobiliari” per effetto delle massicce politiche di incentivo fiscale per la riqualificazione energetica che sono entrate nel 2021 e nel 2022 nella fase realizzativa.
Stabile il settore "turismo", mentre c’è un calo per il settore “commercio” per via della coda lunga della crisi post-pandemica aggravata dai costi immobiliari ed energetici.
Il dato assoluto di 281.450 addetti delle nuove imprese esprime il miglior risultato dal 2017. L'industria vede contrarre a 2,42 addetti per nuova impresa, mentre la maggior parte degli altri comparti il dato cresce, in particolare per il turismo, il commercio e i servizi alle imprese.
Tra le motivazioni che spingono ad aprire nuove imprese, dal 2016 al 2022 crescono soprattutto le dichiarazioni degli imprenditori che motivano l’apertura della loro nuova impresa per “successo personale ed economico” (da 11,40% a 19,51%), “valorizzazione delle competenze” (da 16,30% a 18,82%), “sfruttamento di un’idea innovativa” (da 4,10% a 5,44%, in calo nell’ultimo anno). Mentre sono in discesa tutte le spinte più legate alla necessità di un lavoro: “difficoltà a trovare lavoro dipendente stabile” (da 10,90% a 6,19%), “necessità di trovare primo o nuovo lavoro” (da 17,40% a 8,14%).
Per l’Abruzzo il 22,2% dei neo-imprenditori sono imprenditori che aprono un'ulteriore attività, dato superiore al 19,5% della media nazionale. Il dato abruzzese è leggermente superiore anche per operai e apprendisti che decidono di aprire un’impresa con il 20,9% contro il 19,1% nazionale ed è inferiore per studenti e soggetti in cerca di prima occupazione, disoccupati e casalinghe.
In merito alle motivazioni che hanno spinto alla nascita delle "nuove imprese" nel 2022 il dato dell’Abruzzo è in linea con quello medio nazionale (Conoscenza / opportunità del mercato 54,3%, Necessità di trovare primo o nuovo lavoro 21%, Difficoltà a trovare lavoro dipendente stabile 16,1%, Insoddisfazione verso il precedente lavoro 23,4%, Valorizzazione competenze / esperienze professionali 49,3%, Successo personale ed economico 43,5%, Sfruttamento di un'idea innovativa 14,9%).
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