L’esercito delle imprese femminili in Umbria c’è: i dati della ricerca sull’evoluzione dell'imprenditoria rosa regionale nel contesto attuale, presentati alla prima tappa del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”

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Lo scorso 23 ottobre è partito dall’Umbria il "Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, la manifestazione itinerante organizzata da Unioncamere italiana in collaborazione con le Camere di Commercio e i Comitati per l’imprenditoria femminile.
Il Convegno di grande interesse, tenutosi nella sede di Perugia della Camera di Commercio dell’Umbria, ha visto la presentazione della ricerca, curata dalla Camera di Commercio dell’Umbria e illustrata dal Professor Luca Ferrucci, sull’evoluzione dell’imprenditoria rosa nel contesto attuale. Hanno partecipato il Presidente dell’Ente Camerale, Giorgio Mencaroni; Dalia Sciamannini, Presidente Comitato Imprenditoria femminile Camera di commercio dell’Umbria; Tiziana Pompei, Vice Segretario generale Unioncamere L’evoluzione dell’imprenditoria rosa regionale nel contesto attuale; Miriam Sartini, Direttrice Filiale di Perugia della Banca d’Italia.
I lavori sono stati aperti dal Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, che ha evidenziato “come sia importante offrire i supporti giusti per offrire alle imprese orizzonti nuovi di crescita”, evidenziando come, “in questo contesto, le imprese femminili presentino problemi specifici che la ricerca presentata mette bene in evidenza e che vanno ulteriormente approfonditi per poter offrire gli aiuti e i servizi più adatti”. Mencaroni ha poi rilevato l’importanza della Certificazione di genere, diventata operativa e che vale non solo per le imprese femminili ma per tutte le aziende.
Tema ripreso anche da Tiziana Pompei, Vice Segretario generale di Unioncamere, che ha spiegato come il percorso per la Certificazione di genere rappresenti un’opportunità e che Unioncamere vi è impegnata a fondo, con l’obiettivo di aprire un percorso per la certificazione ad almeno 800 imprese entro il 2026, di cui almeno 450 Pmi.
Dalia Sciamannini, Presidente Comitato Imprenditoria femminile Camera di commercio dell’Umbria, nel suo saluto istituzionale ha rimarcato l’importanza dell’evento, con un confronto ad alto livello e la presentazione di una ricerca ad hoc, che apre una nuova fase di grande attivismo da parte del Comitato Imprenditoria femminile, a cui Tiziana Pompei, Vice Segretario Generale di Unioncamere, aggiunge un focus sul senso e il valore del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, come momento chiave di informazione, ascolto e partecipazione, coinvolgendo in due anni 80 città italiane.
La Direttrice Filiale di Perugia della Banca d’Italia, Miriam Sartini, ha parlato su “Il nodo dell’educazione finanziaria e le iniziative di Banca d’Italia”, entrando nel dettaglio del vasto progetto formativo Bankitalia per superare uno dei gap culturali e formativi più pesanti che penalizzano il nostro Paese.
Conclusioni a cura di Federico Sisti, Segretario Generale dell’Ente camerale, che ha sottolineato “come questo appuntamento dimostri, se mai ce ne fosse stato bisogno, la capacità del Sistema camerale di collaborare a 360 gradi, dalle Istituzioni alle Associazioni di categoria, a tutte le altre forze economiche e sociali, per approfondire le questioni, dialogare e progettare”.

I contenuti della ricerca

Dalla ricerca “L’evoluzione dell’imprenditoria rosa regionale nel contesto attuale” emergono vari elementi significativi. Il fatto che, tra il 2014 e il 2023, il numero delle imprese femminile in Italia è cresciuto, seppur di poco, mentre in Umbria è sceso del 2,8%. Le imprese femminili dell’Umbria hanno, in media, una data di nascita più recente, ma questo potrebbe essere l’altra faccia della medaglia di una maggiore mortalità.

In Umbria flettono poi pesantemente, in maniera più forte rispetto al dato italiano e alle altre regioni prese a confronto, le imprese femminili giovanili, mentre crescono le imprese femminili straniere, ma meno rispetto al dato italiano e alle altre tre regioni di confronto (Toscana, Marche, Abruzzo).

Analizzando i bilanci delle aziende femminili dal 2019 al 2021 l’Umbria mostra una crescita del valore della produzione maggiore sia della media italiana che delle regioni di confronto anche se, se si guarda ai dati delle imprese totali (femminili e maschili) il valore della produzione delle aziende femminili è poco più di un terzo di quelle totali.

Link per scaricare la ricerca 

https://docs.google.com/presentation/d/1IZVfiL1ef1x3a-ZWVPg16fpgkW6ZPPe-/edit#slide=id.p1

Link alle video interviste 

https://www.youtube.com/@CameradiCommercioUmbria/videos

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