Demografia imprenditoriale della CCIAA di Milano-Lodi-MonzaBrianza_Dati 2024

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Settori produttivi (ATECO)
Nel 2024, le nuove imprese aperte nel territorio della Camera di commercio sono state 31.549 mentre le chiusure 23.121, determinando un saldo di +8.428. L’apporto maggiore è venuto ancora una volta da Milano (+7.995 il saldo), ma sono evidenti anche i contributi di Monza Brianza e di Lodi (nell’ordine +580 e +53).
Al 31 dicembre 2024 negli archivi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi si contano 391.435 imprese attive (di cui 313.859 afferenti a Milano, 63.764 a Monza Brianza e 13.812 a Lodi)

L’osservazione dei settori produttivi mostra in terreno positivo il terziario, che ricordiamo essere il primo per numerosità nell’area accorpata con 205.067 aziende (pari al 52,4% del totale).

Il commercio, invece, è interessato da un brusco calo degli operatori (-3%), che accomuna tutti i territori, seppure più marcatamente Milano e Lodi. Il settore, che sta vivendo da tempo un processo di ristrutturazione, appare in difficoltà anche in Lombardia e in Italia (-2,7% entrambe).

Per quanto riguarda i settori industriali, va segnalata la tenuta delle imprese di costruzione (+0,9%), che però appaiono in rallentamento se paragonate a un anno fa (l’incremento nel 2023 era stato superiore al 2%). Si riconferma, invece, in pesante difficoltà la manifattura: -6,4% in un anno; prestazione riscontrabile in tutte e tre le province, ma che interessa con maggiore intensità Milano (-6,9%).

Relativamente alle altre popolazioni imprenditoriali che connotano lo scenario locale, le imprese artigiane (93.984 aziende attive nell’area di MI-LO-MB, pari al 24% del totale) hanno registrato un incremento dello 0,4%, terzo risultato utile consecutivo. 

Stessa variazione percentuale (+ 0,4%) per le imprese giovanili, categoria meno pervasiva nel tessuto produttivo: 31.274 unità, pari all’8% del totale. 

Lievemente migliore la performance delle femminili (72.357 unità nell’area accorpata, pari al 18,5% del totale), che crescono dello 0,6%, sebbene in peggioramento rispetto agli ultimi trimestri.

Si confermano, invece, in ottima salute le straniere (67.607 unità nell’area accorpata; 17,3% del totale), che continuano a consolidarsi (+4,2%), fedeli a una tradizione che le vede mettere a segno sempre score superiori alla media del sistema.

Infine, a gennaio 2025 nell’area aggregata si contano 2.581 start up innovative, che rappresentano oltre un quinto del totale nazionale e il 78% di quello lombardo. Nell’anno si è assistito a una diminuzione del loro numero del 10,5% (-284 unità in valore assoluto), in linea con una tendenza in atto già da qualche tempo in tutte le area geografiche (nel complesso, in Italia mancano all’appello 1.239 start up rispetto a gennaio 2024). La maggior parte di queste imprese è localizzata nella provincia di Milano (2.429), che rimane stabilmente al primo posto nella classifica delle province italiane. 

https://ester.milomb.camcom.it/congiunture/i-numeri-delle-imprese

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